In una lunga lettera diffusa attraverso le reti sociali, l’ambasciatore chiarisce a Maduro che “essa non deve essere accolta o respinta, perché è definitiva”. Sempre rivolto al capo dello Stato, Rodríguez spiega che “la sua causa è la mia, mi ha trattenuto come un campo magnetico, come una calamita. Con una fede assoluta mi sono aggrappato al chavismo, come fosse una tavola nell’oceano di contraddizioni che circonda il suo governo”.