Se fosse fuggito prima probabilmente sarebbe sopravvissuto. Ma, come Eleuteri, è restato dentro per salvare gli altri. A confermarlo ci sono le testimonianze di chi si trovava nel palazzo del Comune in corso Costituente letteralmente esploso. Il metano, seguendo un percorso sotterraneo che i vigili del fuoco stanno ancora accertando, forse favorito dal fatto che qualcuno ha infilato uno straccio nella falla per bloccarla in modo grossolano prima di allontanarsi dal posto, si è infilato nel seminterrato del palazzo che ospitava l’archivio del catasto e poi ha raggiunto tutti e quattro i piani con la tromba dell’ascensore. E alla fine è esploso: sedici feriti, fra loro anche quattro bambini piccoli del vicino asilo Centro Urbano. Ma i più gravi erano Crestini ed Eleuteri, con il 36 e il 44 per cento del corpo coperti da ustioni di secondo e terzo grado.