Messaggio scurrile e diseducativo

L’accostamento dell’espressione scurrile “io rustu a casa pi cazzi mei” con quella dell’augurio sacro alla “Santa Pasqua” appare quanto mai inopportuno- si legge ancora- Appare inoltre un messaggio diseducativo per tutti i minori costretti ad ascoltarlo inevitabilmente portati a ritenere come corretto l’uso delle stesse in ogni contesto. Messaggio che sembra poter violare anche precetti penali. Tra questi l’art. 726 c. p. (“atti contrari alla pubblica decenza”) a mente del quale si punisce “chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza” che, come è noto, trova la propria ratio nell’esigenza di garantire il rispetto delle regole civili, sottese alla società organizzata e delle regole sociali che impongono una certa continenza nell’esprimere il proprio pensiero.

Bloccare auto e altoparlanti

Al fine di evitare che questi messaggi continuino ad essere diffusi i firmatari dell’esposto chiedono quindi all’autorità destinatarie di BLOCCARE IMMEDIATAMENTE LA CIRCOLAZIONE DELLE AUTO con gli altoparlanti. “Intimiamo – proseguono – al Comune di Messina, ove tali mezzi siano di proprietà o in disponibilità del Comune, alla Polizia Municipale di Messina, in persona del Comandante pro tempore, l’immediata cessazione della diffusione del messaggio e chiediamo alla Procura, al Ministro degli Interni, al Prefetto, all’Arcivescovo di Messina ed al Garante dei minori di Messina, ciascuno per le sue competenze di provvedere ad attivare ogni mezzo giuridico utile ad evitare il perpetrare della diffusione del messaggio”