La Sport Investiment Group Italia Spa ha reso noto che è stata formalizzata l’offerta per l’acquisizione del Calcio Catania Spa. Un’offerta – si legge in una nota – che prende vita da un dettagliato piano industriale pluriennale, che prevede un investimento complessivo, per rilevare il Calcio Catania, pari a 54,5 milioni di euro. Una cifra che servirà a coprire i debiti della società verso l’erario e i creditori e l’intero asset del centro sportivo “Torre del Grifo”. Il piano industriale, peraltro, prevede anche un piano sportivo e di gestione che ha l’obiettivo – si legge ancora nella nota – di riportare il Calcio Catania ai livelli consoni al blasone e alla storia della società calcistica e della stessa città di Catania.

«Con quello che, senza dubbio, va considerato come un gesto di amore si conclude una fase che ha un solo e imprescindibile obiettivo: salvare la matricola e i posti di lavoro, con la prospettiva di costruire e realizzare il rilancio auspicato da un’intera città». La società per azioni che si è costituita la scorsa settimana si è già impegnata ad aumentare il capitale fino a 5 milioni di euro. Sempre la Sigi ha predisposto un piano di rilancio aziendale e di recupero credito, ma secondo quanto trapelato nelle ultime ore c’è un colosso della finanza pronto a intervenire in un secondo momento salvando titolo, matricola e posti di lavoro. La Sigi sta facendo insomma sul serio.

La maggior parte dei tesserati rossazzurri non hanno ancora ricevuto gli stipendi di gennaio e febbraio che dovevano essere saldati entro il 16 marzo e, quindi, il Catania (così come Siena e Casertana) sarà diffidato con due punti di penalizzazione – uno per mese – per la stagione 2019-20, un campionato che ancora potrebbe pure riprendere.
Scaduta pure la messa in mora, qualsiasi giocatore potrà rivolgersi al Collegio Arbitrale per ottenere entro il 20 giugno la risoluzione del contratto. Agiranno subito i giocatori rossazzurri o aspetteranno l’esito giudiziario. Per quanto riguarda l’iscrizione al prossimo campionato ci sarà comunque tempo fino al 31 agosto per dimostrare il pagamento degli stipendi tenuto conto che per gli altri mesi si potrà ricorrere alla cassa integrazione voluta dalla Figc.
Insomma una situazione abbastanza complessa sotto ogni punto di vista ed è già cominciata una vera e propria corsa contro il tempo nella speranza che i tempi della giustizia siano celeri perché i giorni, i mesi stanno passando inesorabilmente e i sacrifici fin qui compiuti anche da chi oggi viene messo sotto accusa, non sono riusciti a migliorare una situazione già compromessa.