Nel novembre del 2010, l’UNESCO ha iscritto la Dieta Mediterranea nella lista del Patrimonio Culturale dell’Umanità, definendola come stile di vita, a testimonianza delle conoscenze, dei riti, dei simboli e delle tradizioni che rispecchiano i territori che si affacciano sul bacino mediterraneo (non solo l’Italia dunque).

A svolgere i primi studi su queste curiose abitudini, fu un medico americano, tale Ancel Keys da molti riconosciuto come “Padre” della Dieta Mediterranea. Keys, che si trovava in Italia, precisamente a Pioppi in provincia di Salerno, durante la Seconda Guerra Mondiale con l’esercito americano, notò che esisteva una bassissima incidenza di patologie cardiache in quel luogo e, spinto dalla curiosità, decise di indagare sul motivo. Da qui poi il famoso “Seven Country Study”, studio epidemiologico che ha rivelato i motivi della salubrità della Dieta Mediterranea, comparata con le abitudini di altri Paesi tra cui Finlandia, Francia, Stati Uniti e Giappone.

Ma qual era dunque la necessità che spingeva i contadini a prediligere pochi carboidrati (soprattutto frutta, legumi e cereali integrali), più pesce e poca carne rossa, pochi formaggi, poco olio di oliva extravergine e comunque preferito ai grassi saturi? 

La Dieta Mediterranea dunque  era una necessità di vita, che portava i contadini o gli abitanti di quei luoghi a prediligere il cibo auto prodotto, il famoso cibo a km Zero grazie soprattutto all’orto.

Negli ultimi anni stiamo assistendo alla rinascita dell’orto casalingo, attività che nasconde innumerevoli benefici. Non si tratta soltanto di portare in tavola cibi freschi e senza conservanti, avere un orto casalingo ci permette di ottenere diversi vantaggi per noi e anche per l’ambiente.

Coltivare un orto è anche un potente anti stress, modo perfetto per rilassarsi, staccare la spina dagli impegni quotidiani. Ci permette di tenere un filo conduttore con le tradizioni del nostro territorio e ci insegna a rispettare i tempi e i ritmi naturali. I colori delle infiorescenze e delle piante dell’orto, ci aiutano ad abbellire il nostro giardino o il nostro terrazzo. Coltivare un orto inoltre è un’ottima occasione per aumentare il nostro dispendio energetico.

Vi auguro tante soddisfazioni nella vita, ma provate a mangiare qualcosa che avete coltivato voi e fatemi sapere. 

Dott. Fabio Buzzanca

www.fabiobuzzanca.it