Roma – Tra un’ora la coalizione di centrodestra salirà al Quirinale. La leader Meloni, è determinata a non far deragliare nessuno dei “vagoni” del treno che a breve partirà per governare l’Italia. E sì, perchè l’attualità politica della Repubblica Italiana, Stato membro dell’Unione Europea, si può rappresentata perfettamente con la metafora del “treno”. C’è una locomotiva con a bordo il macchinista, ci sono i vagoni, il capotreno, i controllori… e ci sono i passeggeri. C’è chi sale e chi scende. Chi viaggia senza aver pagato il biglietto, chi danneggia l’arredo e chi invece rispetta la proprietà pubblica. Insomma, tutto ciò per dire che Giorgia Meloni, all’incontro con il Presidente Sergio Mattarella ci va in compagnia, dopo essersi affrettata a dire che sarà solo lei a parlare: “Oggi parlo solo io”. Frase lapidaria, tranciante, imperativa, a tutela del compito assegnatole, tenendo conto che a causa degli sproloqui del Cavaliere, non ha voluto incontrarlo per definire gli ultimi dettagli. Tra poco più di un’ora gli Italiani aggiungeranno un nuovo tassello al racconto di queste settimane di ottobre, destinate ad occupare molte pagine dei libri di storia consegnati ai giovani che verranno. Politologi e psichiatri si arrovelleranno le meningi per spiegare ai posteri i preliminari che hanno accompagnato la prima donna italiana a sedere a Palazzo Chigi.