Capo d’Orlando – Alle numerose ed attive associazioni socio-culturali, artistiche, sportive, di volontariato, di assistenza a disabili e chi più ne ha più ne metta, presenti nella cittadina paladina, ieri sera nella sala del Teatro allo Scalo, ne è stata aggiunta una nuova: Associazione Orgogliorlandino, tra i promotori Giuseppe Marici ed Enzo Brignone. Alle 18, una numerosa platea ha atteso con curiosità ed attenzione quanto era stato predisposto per far conoscere finalità ed obiettivi del nascente Ente No Profit che si preannuncia carico di buoni propositi da offrire alla comunità, soprattutto giovanile. Ai nostri microfoni il giornalista Marici ha dichiarato: “Sono davvero molto felice per la grande partecipazione di ieri, sopra ogni aspettativa. Nel presentare l’associazione abbiamo voluto raccontare, con ospiti e collegamenti, cosa significa per noi “Orgoglio Orlandino”.
La nostra è una comunità in movimento, fatta di “ambasciatori” di Capo d’Orlando che portano alto il suo nome in tutta Italia e nel mondo. Dobbiamo essere fieri di ciò che siamo e fare sinergia per valorizzare al massimo gli orlandini, sia se sono nativi o acquisiti, sia se vivono a Capo d’Orlando o fuori. Fare squadra e mettere a sistema le competenze di tutti può diventare un valore aggiunto e generare una crescita continua per il nostro Paese”.
Solo in conclusione dell’incontro è stato svelato logo e denominazione dell’associazione

Nei cento anni di Capo d’Orlando, il concetto di “Orgoglio” è stato declinato nei vari ambiti e, senza temere smentita, possiamo dire che non esista un singolo individuo, nato o meno in questa ridente cittadina, che non abbia espresso almeno una volta sentimenti di “orgoglio” verso la propria terra, verso questo lembo di paradiso, pian piano sempre più deturpato attraverso un’edificazione intensiva. L’essere orgogliosi non sempre va di pari passo con il rispetto dell’ambiente, con l’amore verso le nuove generazioni perchè deve fare i conti con chi gli affari deve farli subito, adesso, senza guardare alle conseguenza nel futuro.
La parola “Orgoglio” ci riempie tutti di orgoglio e fa alimentare dentro ciascuno di noi quella fiamma dello stesso che a volte è fievole e rischia di spegnersi.
Assistere alla presentazione di un nuovo gruppo di orlandini che manifestano apertamente il proprio orgoglio, riempie di orgoglio; ma, ahinoi, tutto ciò ci spinge a porre delle domande ed a cercare di comprendere cosa aggiunga di originale a quel medesimo “orgoglio” che fino adesso ha alimentato l’operosità degli orlandini di ieri e di oggi.
Grande originalità nella predisposizione dell’evento. Sono stati fatti 5 collegamenti web con giovani orlandini sparsi nel mondo: Giancarlo Galipo da Adelaide, Australia; Matteo Squeo da Bruxelles, Belgio; Giulia Sciacca da Londra, Gran Bretagna e Eleonora Calderone dal Nicaragua, Centro America. Veramente emozionante e d’impatto poter ascoltare le esperienze di alcuni giovani professionisti di Capo d’Orlando, essi stessi orgogliosi e carichi di nostalgia per la propria terra d’origine, quanto il pubblico fosse esso stesso orgoglioso di loro, figli di Capo d’Orlando.
In apertura dell’evento e nel corso del pomeriggio si è esibito al pianoforte, Giorgio Ingrillì, 18 anni, riscuotendo grande consenso dai presenti. Altro momento artistico toccante ha visto il regista Pietro Di Maria con due giovani studentesse esibirsi sul triste tema del femminicidio, ed il ricordo è andato a Sara Campanella.
Al termine di una manifestazione, sia una presentazione di un libro come di un’associazione, si è carichi di speranza che un vento nuovo arricchisca ciò che già c’è, dentro il cuore dei singoli individui come dentro l’anima di una intera comunità, l’augurio è che “orgoglio” sia un termine declinato al positivo e non verso significati negativi quali “arroganza” o “superbia”.

