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L’ex partito del Nord è il più votato nell’estremo Sud d’Italia. A Lampedusa il partito di Salvini incassa il primato siciliano: il 45,85 % ha votato Lega. Cinque anni fa, in tutta l’Isola, il Carroccio aveva ottenuto lo 0,86%, alle politiche aveva preso il 5, ora passa al 20,77 per cento. La Sicilia, però, resta a trazione M5s che ottiene il 31,18 per cento, ed è il primo partito in tutte e 9 le province siciliane.  Il movimento di Luigi Di Maio contiene l’avanzata leghista in Sicilia, lasciando, infatti, il partito di Salvini secondo a Catania, Palermo, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Trapani, e staccandolo ad Agrigento, Messina ed Enna, dove al photofinish si piazzano in seconda posizione, sempre dietro il M5s, Forza Italia nelle prime due province e il Pd ad Enna.

Uno smacco doppio, però, Salvini lo assesta nel Messinese dove la Lega è il primo partito a Brolo, paesino sui Nebrodi di 5700 anime (e regno del parlamentare di FI, Nino Germanà), che ha da poco eletto per la quarta volta a sindaco, l’ex consigliere regionale del Pd, nonché vero e proprio ras del consenso, Pippo Laccoto. La piccola Brolo da sempre divisa tra i Germanà e Laccoto, alle europee registra Lega come primo partito, sebbene di un soffio, ovvero in vantaggio di 30 voti sul Pd e di 127 su FI, incassando il 25,51 per cento delle preferenze. Rivincita di Salvini su Pd ed FI, anche a Gela. Dopo la sconfitta alle Amministrative, infatti, la città del Petrolchimico torna alle urne, gratificando stavolta la Lega che risulta il primo partito solo due settimane dopo aver bocciato il candidato del Carroccio, Giuseppe Spata a favore di quello di Pd e Forza Italia. L’ex referente sul territorio di Libera, passato con Salvini, aveva perso la sfida a sindaco contro Lucio Greco. Ancora nel Messinese, invece, il Carroccio vede irrobustirsi il consenso a Graniti, paese natìo del parlamentare Carmelo Lo Monte, politico di lungo corso, già vice presidente della Regione nel 1998. Nato politicamente nella Democrazia Cristiana, Lo Monte è salito sul Carroccio di Salvini solo dopo un lungo peregrinare tra i Popolari, i Socialisti e con il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. Approdato alla Lega già per le politiche del 2018, quando la Lega incassò  il 37,25 per cento: adesso segna il 44,97. Fonte: Giornalista Manuela Modica del “Fatto Quotidiano”