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I relatori alla manovra ha presentato un pacchetto di emendamenti tra i quali spunta la stretta contro le “finte prime case”, in particolare nei luoghi di vacanza. La norma potrà aumentare gli incassi Imu:: non sarà più possibile, infatti, all’interno dello stesso nucleo familiare, indicare più di una abitazione come “principale” e di conseguenza esente dall’imposta sugli immobili, nemmeno se la casa si trova fuori dal territorio comunale di residenza della famiglia.

La stretta punta proprio contro lo “spostamento fittizio della residenza di uno dei due coniugi”, che si verifica “sulle case turistiche”.

Cambia inoltre la nuova ‘Robin tax’ sui concessionari pubblici. La norma già presentata dal governo in Senato prevede infatti che si applichi l’addizionale Ires del 3% sui concessionari di porti, aeroporti, ferrovie, Tlc, acque minerali ed energia elettrica.  Dalla Robin tax il governo contava di incassare 647 milioni il prossimo anno (circa 300 milioni in più della norma sugli ammortamenti dei concessionari autostradali che doveva sostituire). I capitoli in cerca di copertura, tra l’altro, restano numerosi: si va dalla proroga della cedolare secca per i negozi a quella del bonus verde, lo sconto del 36% per sistemare terrazzi e giardini.