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In occasione del sabato Santo che precede le solenni festività pasquali, abbiamo pensato di organizzare 500 sedi di vaccinazione in altrettante parrocchie delle 18 diocesi siciliane.
La nostra regione anela più di ogni cosa il diritto a conquistare una vita normale dopo i lunghi mesi di
pandemia che ci hanno sottratto migliaia di cittadini e che hanno modificato il nostro vivere quotidiano. Quella di
quest’anno sarà una vera Pasqua di rinascita e per questa ragione che, avendo invocato l’aiuto e il contributo di tutti, i padri della chiesa siciliana hanno raccolto il nostro invito a sensibilizzare tutti i cittadini affinché partecipino alla
campagna vaccinale. A ciascuna parrocchia sono destinati fino ad un massimo di 100 vaccinazioni (essendo comunque richiesto
un minimo di 50 adesioni). Il target di riferimento è quello dei cittadini di età compresa fra i 69 ed i 79 anni ai quali,
nelle condizioni previste dall’autorizzazione degli enti regolatori, è destinato il vaccino AstraZeneca, che decine di migliaia di cittadini siciliani hanno già avuto somministrato, così come milioni di cittadini nel mondo.
Le schede di prenotazione dovranno essere consegnate al nostro Dipartimento, secondo le modalità che
verranno concordate con la Conferenza Episcopale Siciliana, entro il prossimo mercoledì 31 marzo 2021. La formale
informazione della giornata di vaccinazioni potrà essere comunicata ai fedeli già questa domenica e, per coloro che lo dovessero richiedere, può essere offerta la duplice sicurezza della presenza di un medico in ogni sede vaccinale e del supporto del sistema di emergenza e urgenza per qualsiasi evenienza. Ovviamente, a 3 mesi dalla inoculazione delle medesime dosi verrà somministrato il vaccino di richiamo.
Nel ringraziare ciascuno di voi per la preziosa collaborazione, anche a nome del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, desidero rinnovare i sentimenti di devozione e gratitudine alla Conferenza Episcopale Siciliana, e per essa al suo Presidente S.E.R. Monsignor Salvatore Gristina, nell’auspicio che quella del prossimo 3
aprile sia soltanto la prima “prova” di un’attività espansiva della campagnavaccinale che possa essere ripetuta nel futuro.