È quello che ha fatto Sam Badi, un marchio di abbigliamento Streetwear ecosostenibile italiano, fondato a Milano il 13 Maggio 2014, dal designer Marco Vinci.

Caratterizzato per la freschezza, l’ironia, i modi di dire internazionali e i meme, ma che ha sempre puntato sulla realizzazione di capi di abbigliamento di qualità.
Una realtà nata per gioco e che punta sulle imperfezioni linguistiche: infatti il nome del brand vuole essere la versione italianizzata del termine inglese “somebody”.

Durante la pandemia di Covid-19 del 2020, Sam Badi ha dimostrato un forte impegno sociale con la realizzazione di una serie di magliette a scopo benefico, come le t-shirt che riportavano il messaggio “FACCHIU VAIRUS”, prodotte sempre in cotone biologico e vendute a un prezzo più conveniente rispetto alle altre magliette del brand. Per ogni capo venduto, Sam Badi ha donato 5 euro all’ospedale San Matteo di Pavia, con l’obiettivo di dare un personale contributo al sistema sanitario messo in crisi dalla pandemia. Il successo dell’iniziativa ha portato Sam Badi a realizzare successivamente la serie di magliette “MI SONO VACCINATO”, con lo stesso principio benefico delle precedenti, per sostenere la campagna vaccinale contro il Covid-19. Grazie a queste iniziative, Sam Badi ha dimostrato la sua attenzione verso le problematiche sociali e sanitarie del momento, utilizzando il proprio brand come strumento di supporto e sostegno alla comunità.
Con particolare riguardo anche alle tematiche dell’inclusività e dell’uguaglianza di genere, Sam Badi ha sostenuto il team di DIVERSITY LAB, una fondazione che promuove e valorizza le differenze dell’individuo, donando loro una linea di magliette personalizzate con la scritta DAIVERSITI, in perfetta linea con lo stile, gli ideali e l’ironia del brand.

La qualità è ciò a cui il brand punta fin dalla sua creazione, partendo dai tessuti che man mano, con la continua ricerca, si tramutano in materiali riciclati ed ecosostenibili.

Ed è proprio dal concetto di responsabilità ambientale (e sociale) che il Brand sposa la filosofia “Sam Badi think Grin”, ovvero “Sam Badi (somebody) pensa green”.

In un periodo come questo, in cui l’inquinamento dovuto ai rifiuti sta diventando un serio problema per il pianeta, il Brand fa la sua parte “non prendendosi sul serio” e puntando sulla durevolezza e sostenibilità del capo.

Valori che aiutano e servono a trovare nuove soluzioni eco per le ultime collezioni. In tal senso la totalità dei suoi prodotti è stata realizzata con tessuti in cotone organico e stampe con inchiostri al 100% naturali e biologici. Questo processo è stato reso possibile grazie alla partnership con Teetaly (azienda di dropshipping specializzata nella stampa digitale su tessuto con inchiostri biologici naturali). Sebbene i costi di produzione dei capi siano aumentati dopo il passaggio all’ eco-sostenibile, l’azienda ha deciso di non aumentare i prezzi dei prodotti per il pubblico.

I costumi da bagno “Bulscit”, invece, sono stati creati in collaborazione con l’azienda Aquafil s.p.a con filato “Nylon 6” rigenerato 100%. Il suo nome è ECONYL® ed è una fibra di nylon, appunto, ricavata da rifiuti raccolti in tutto il mondo, come reti da pesca, tappeti usati, moquette o rifiuti plastici industriali. Inoltre, con gli scarti di tessuto fatto in fibra ECONYL® sono stati realizzati i Taschini per le nuove Magliette col Taschino in Cotone Organico della linea Bulscit. Costumi da Bagno e Magliette col Taschino sono stati progettati e realizzati in collaborazione alla Cooperativa Sociale Alice e Sartoria SanVittore che re-investe totalmente gli utili derivanti dalle sue lavorazioni in percorsi di formazione e inclusione lavorativa per combattere la recidiva di reato e restituire dignità alle persone, ed educare la società alla sostenibilità sociale.