Risorse per il potenziamento della videosorveglianza, si sblocca l’impasse
che si era determinata al Ministero dell’Interno dopo la pubblicazione del
decreto, lo scorso mese di giugno, che finanziava alcuni Comuni, tra i quali
Milazzo e Barcellona, lasciandone fuori altri.
La pioggia di ricorsi presentati a Roma ha fatto slittare i tempi, ma oggi è
giunto il nuovo decreto del Dipartimento della pubblica sicurezza che
definisce la questione e soprattutto riconferma l’assegnazione a palazzo
dell’Aquila di 150 mila euro per finanziare il progetto presentato nell’ambito
del Programma operativo complementare “Legalità 2014-2020 sicurezza
urbana”, finanziato dal Ministero dell’Interno destinato a Sicilia, Calabria,
Basilicata, Campania e Puglia.
Milazzo rientra in particolare nella fascia 2 in quanto comune con
popolazione compresa tra i 20 mila ed i 50 mila abitanti. La somma prevista
per il Comune di Milazzo ammonta a 150 mila euro a fronte di una
progettualità di 200 mila euro. Pertanto occorrerà prevedere una quota di
cofinanziamento da parte dell’ente locale che adesso dovrà procedere alla
sottoscrizione della convenzione.
Il progetto contempla l’installazione di altre 32 telecamere per la video
sorveglianza in altrettante aree strategiche del territorio comunale.
Praticamente le aree che risultano attualmente scoperte rispetto alle 38 già
presenti. E sarà attenzionata in particolare la periferia dove spesso si
verificano fenomeni di inciviltà nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Ma
l’intendimento è aumentare il controllo di strade del centro cittadino che nelle
ore serali diventano a rischio (vedi la Cumbo Borgia) di uso o spaccio di
sostanze stupefacenti.
«Non appena riceveremo le somme partiranno le procedure – spiega il
sindaco Midili –. L’obiettivo del decreto peraltro è chiaro: rafforzare le azioni
di prevenzione e di contrasto delle forme di illegalità presenti nel territorio
comunale nei siti a vocazione turistica, nei plessi scolastici e istituzionali,
nelle aree vicino a locali notturni e dove vi sono insediamenti di stranieri
senza fissa dimora”.