Con un discorso di un’ora e un video alle spalle, il primo cittadino di Brolo, Giuseppe Laccoto, ha presentato ieri sera nella Villa Comunale il lavoro svolto in un anno di attività.
“Non si tratta – ha detto Laccoto – di una celebrazione, ma di un atto di responsabilità, fatto non sui social ma in un luogo pubblico, guardandoci negli occhi”.
Ad un anno dall’inizio del secondo mandato amministrativo, insieme a “una squadra che ha fatto il massimo”, il sindaco ha snocciolato cifre importanti, con progetti portati a termine e in cantiere, in centro e nelle contrade. Tra quelli già realizzati, il Palacultura, la Biblioteca, il Cineteatro, un Centro Multimediale, 616 nuovi loculi cimiteriali, un nuovo campetto di calcio. Prevista la riqualificazione del lungomare lato Messina (2 milioni e 200mila euro finanziati dall’Assessorato Infrastrutture con i Fondi Sviluppo e Coesione), e in dirittura d’arrivo, entro novembre, la Casa di Comunità, struttura moderna e fornita di medici specialisti.
Una visione ampia, ha precisato il sindaco, volta a migliorare la vita dei cittadini, rendendo il paese più accogliente, moderno e sostenibile, a cominciare dalla riqualificazione di luoghi e spazi urbani. L’approvazione, entro il 2026, del Piano Regolatore consentirà la risoluzione di una delle problematiche più pressanti, vale a dire la carenza di strutture ricettive di qualità, volano indispensabile per il turismo.
Con pochi soldi in bilancio, ha proseguito il primo cittadino, si è riusciti a portare a termine importanti opere pubbliche, come il ripristino di condotte idriche e fognarie, grazie a finanziamenti regionali: “Il mio ruolo di sindaco e deputato ha favorito alcuni finanziamenti. Ho ottenuto un emendamento alla Finanziaria e con 648mila euro stanno per essere appaltati lavori su strade dissestate”.
Unico in Sicilia e fra i pochi selezionati in Italia, Brolo può inoltre vantare di far parte del progetto “100% fibra ottica” di Open Fiber, che prevede la migrazione dalla vecchia rete in rame alla fibra ottica con fondi interamente statali.
“Lavorare al risanamento dei conti pubblici gravati dal peso di due dissesti finanziari non è stato semplice – ha concluso Laccoto – Lo abbiamo fatto con scelte anche impopolari, ma sempre finalizzate al bene collettivo”.
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