In conto stipendi ed emolumenti non pagati.

La Regione Siciliana ha avviato un procedimento ispettivo di vigilanza nei confronti del Comune di Capo d’Orlando per accertare il ritardo degli stipendi ai 200 dipendenti. Mancherebbero le mensilità di aprile e maggio 2020.

La nota sindacale della FP-CGIL e della RSU FP-CGIL ha messo a conoscenza agli enti preposti il momento delicato patito dagli impiegati:

“Dopo l’esposto – si legge in una nota sindacale della FP-CGIL – presentato lo scorso 12 maggio dalla FP-CGIL Messina e dalla RSU FP-CGIL del Comune di Capo d’Orlando, indirizzato, tra gli altri, alla Procura Regionale per la Sicilia presso la Corte dei Conti di Palermo e ai Revisori dei Conti del Comune di Capo d’Orlando, relativo alle molteplici e reiterate inadempienze agli obblighi di pagamento degli stipendi, alla mancata consegna dei prospetti paga, al mancato pagamento degli emolumenti accessori ai dipendenti del Comune di Capo d’Orlando, e per le gravi inosservanze del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro vigente, la Prefettura di Messina il 4 giugno u.s. ha convocato il sindaco Franco Ingrillì e le Organizzazioni Sindacali ad un incontro in videoconferenza per affrontare le diverse problematiche e le gravi criticità evidenziate nell’esposto. L’Assessorato Regionale Autonomie Locali e della Funzione Pubblica Servizio 3 “Coordinamento attività di vigilanza e controllo sugli Enti Locali – Ufficio Ispettivo” in data 8 giugno comunicava l’avvio del procedimento ispettivo di vigilanza nei confronti del Comune di Capo d’Orlando e intimava di acquisire entro dieci giorni le iniziative intraprese e/o che intendono intraprendere per fare fronte alle legittime aspettative rivendicate, per il tramite della Organizzazione Sindacale da parte dei dipendenti comunali. Ad oggi – prosegue la nota – purtroppo constatiamo che la situazione è immutata, l’ultima mensilità pagata ai dipendenti è quella di marzo 2020, non vengono emesse le buste paga nei termini di legge, non sono stati liquidati gli arretrati contrattuali spettanti già dal mese di giugno 2018, non sono stati liquidati gli emolumenti del salario accessorio spettanti ai dipendenti aventi diritto relativamente all’anno 2014 e non è stato altresì costituito il fondo integrativo per gli anni dal 2015 al 2020, non sono stati pagati i buoni pasto ai dipendenti aventi diritto dal 2010 ad oggi. Cosa ancor più grave e preoccupante è data dal fatto che non è stato avviato nessun confronto con le OO.SS. per tentare di risolvere le problematiche che oramai da anni affliggono i dipendenti comunali e che hanno costretto la nostra O.S. a rivolgersi più volte agli organi di controllo. Il Comune è patrimonio dell’intera comunità, bisogna, anzi, è doveroso, far sì di non esporlo a situazioni che ne possano compromettere la stabilità! Il rispetto dei lavoratori, e dei loro diritti, è segno di civiltà”

nota sindacale della FP-CGIL e della RSU FP-CGIL