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La Sicilia con il contributo dei laboratori privati è stata tra le prime Regioni a dotarsi di una fornitura di 2 milioni di test messi a disposizione delle 9 Aziende sanitarie provinciali ed i nostri laboratori. Ci teniamo a ricordare inoltre che, come da protocollo, tutti i casi positivi rintracciati mediante i test rapidi devono poi essere confermati mediante tampone molecolare. Quindi perché effettuare un test rapido? Con l’aumento dei casi e l’arrivo della seconda ondata della pandemia da Covid-19, diventa sempre più cruciale riuscire a tracciare in modo rapido gli infetti e i loro possibili contatti e interrompere così la catena di trasmissione del virus. Ecco che così, accanto al tampone nasofaringeo classico si sviluppano anche i nuovi test Covid rapidi, più economici e veloci. Ma, in quali contesti sono consigliati? Cerchiamo di fare chiarezza. Le modalità con cui vengono effettuati e analizzati i test rapidi Covid-19 sono differenti, e con finalità diverse. Vediamo quali sono: Tampone rapido e test salivare: sono in grado di riconoscere diverse componenti del virus nell’organismo e ci dicono quindi se è in corso l’infezione al momento della loro somministrazione. Test sierologico: cerca eventuali anticorpi prodotti dal sistema immunitario in risposta all’infezione e puó determinare se una persona è entrata in contatto con il virus in passato. Possono essere utilizzati per mappare l’effettiva diffusione dell’epidemia nella popolazione, anche a distanza di tempo. I test sierologici di tipo qualitativo rilevano la presenza (o assenza) degli anticorpi (IgM o IgG). Tampone rapido – Il tampone rapido viene somministrato con la stessa modalità del tampone nasofaringeo classico. Il test tuttavia, a differenza di quest’ultimo, non ricerca il genoma virale ma la presenza di proteine di superficie del virus, chiamate anche antigeni. Ecco perché il tampone rapido rientra nella classe dei “test antigenici”. Se il tampone classico necessita in media di 24-48 ore per la sua elaborazione, i risultati del tampone rapido sono molto più rapidi: in circa 15 minuti si riceve l’esito. Per questo sono stati introdotti per esempio nello screening dei passeggeri in aeroporto e da poco in alcune scuole italiane, con l’obiettivo di monitorare più rapidamente l’eventuale diffusione del virus all’interno degli istituti. Test salivare antigenico – Può essere elaborato nel giro di una decina di minuti e va a caccia delle proteine di superficie del virus all’interno della nostra saliva. Questo test è al momento il meno invasivo ed il più economico. E essendo meno invasivo di conseguenza meno fastidioso, è adatto anche ai più piccoli.