Con una conferenza stampa che prova a prendere le difese dell’operato amministrativo di questi anni in materia di contabilità, e un rendiconto 2019 che è ancora in attesa del parere dei revisori dei conti, il Sindaco paladino spiega la procedura di riscossione che sarà messa in campo per portare esigibili quei crediti che ad oggi sono di dubbia esigibilità necessari per le casse comunali.

Non manca la polemica con l’opposizione al quale lo stesso, indirizza parole al vetriolo. ” Non serve a nulla, usare questo attacco politico, la Legge con continui aggiornamenti in merito al Fondo di Dubbia Esigibilità ci consente di poter operare come stiamo facendo” precisando in un Comunicato Stampa anche :

“Si gioca con le parole e si cerca di fare confusione forse nella prospettiva della campagna elettorale, ma la verità è che stiamo parlando di crediti da riscuotere e non di debiti da pagare. E abbiamo fatto e faremo di tutto per recuperare i tributi comunali che non sono stati pagati oltre a tutte le risorse che devono giungere da enti diversi, tenendo
sempre presenti le grandi difficoltà che riscontriamo quotidianamente a causa dell’emergenza pandemica e della crisi economica collegata. Ma c’è sempre chi gioca con gli equivoci: da un lato ci sollecitano ad accelerare con la riscossione e dall’altro, anche in Consiglio Comunale, si chiede di dilazionare i pagamenti. La demagogia non ci appartiene: è giusto che gli utenti paghino, ma nei tempi e nei modi dovuti perché dobbiamo avere ben presente il momento storico che siamo vivendo. Con la serenità che ci ha sempre contraddistinti abbiamo sfruttato l’opportunità di integrare il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità all’interno del bilancio consuntivo e di spalmare la riscossione dei
crediti, come concede la normativa vigente, in un arco temporale di quindici anni, con quote annuali costanti.
Quelle che stiamo compiendo non sono manovre oscure, come qualcuno vuole farle passare, ma semplici inquadramenti di bilancio dovuti in base alle novità normative: non rinunceremo a rendere una sempre elevata qualità dei servizi nonostante una forzatamente ridotta capacità di spesa e continuiamo a lavorare sul territorio con
interventi mirati nelle scuole, nei servizi ambientali, nella gestione dell’emergenza Covid con il centro vaccinale che è stato autorizzato dall’Asp e, in generale, per migliorare la vivibilità.
Il nostro è stato un percorso lineare scandito dai dati: non abbiamo attivato nessun mutuo, abbiamo pagato regolarmente circa 1milione 600mila rate di mutui precedenti, abbiamo ridotto l’anticipazione di cassa da 7milioni e 188mila euro a 5milioni e 800mila, recuperando di fatto 1 milione e 300mila euro e abbiamo anche condotto una proficua lotta all’evasione che ha fatto incamerare nelle casse comunali oltre un milione di euro nel corso del 2019. Certo, non siamo in una situazione florida, ma senz’altro siamo in una condizione migliore rispetto a quella di 4 anni fa. Al tempo stesso è giusto dire che la progettualità politica delle Amministrazioni Sindoni sono servite a far compiere a Capo d’Orlando un significativo salto di qualità promozionale e con innegabili ricadute positive di natura economica per tutte le attività. Confermiamo la riduzione della Tari al 25% ottenuta grazie ad una attenta rimodulazione del servizio di raccolta rifiuti, confermiamo, soprattutto, la volontà di seguire la strada intrapresa, a testa alta e con determinazione”.

Ricordiamo che la stessa opposizione ( Operazione Verità ), sottilinea l’incongruenza di operato nell’aver portato il Consiglio comunale a votare un bilancio pluriennale 2020/2022 con un risultato di amministrazione da preconsuntivo 2019 e un avanzo di amministrazione di oltre 700 mila euro prima, e poi un disavanzo da ripianare di oltre 23 milioni, ritenendo per questi motivi l’obbligo di effettuare la variazione di bilancio al previsionale 2020/2023 – sottolineando anche come nel richiamare il principio di flessibilità che trova applicazione quando si presenta la necessità di modificare i valori contabili a suo tempo approvati dalla Giunta e successivamente da consiglio comunale, La Corte dei Conti fosse stata chiara.

Come i crediti vantati dalle casse comunali, in questo periodo pandemico, possano essere riscossi, lo abbiamo chiesto al primo cittadino paladino, il quale è sicuro che rientrerà almeno il 20%, rimanendo in media nazionale.