Palermo – Ad oggi in Sicilia sono state somministrate 1.525.776 dosi su un totale di 1.923.625, il 79,3%. A pesare le 250 mila le dosi di AstraZeneca ancora non utilizzate e conservate nei frigoriferi in Sicilia. Il dato è stato fornito ieri dal dirigente generale dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca. Da qui la decisione del governatore Musumeci di non tenere “più vaccini nei frigoriferi per mesi e mesi in attesa che si operi questa conversione generale da parte dei cittadini diffidenti. Dobbiamo andare avanti, dobbiamo vaccinare quanta più gente possibile“. Così al via le vaccinazioni per i cinquantenni e nelle isole minori per i maggiorenni, puntando a una immunizzazione di massa capace di rendere le isolette Covid-free come richiesto dai territori. Nel dettaglio, partirà domani la nuova fase della campagna vaccinale in Sicilia. Dalle ore 20 sarà possibile per tutti i soggetti compresi nella fascia d’età tra i 50 e i 59 anni, effettuare la prenotazione per la vaccinazione sulla piattaforma nazionale. Le somministrazioni, effettuate con il siero di AstraZeneca, cominceranno da giovedì 13 maggio e seguiranno l’ordine di prenotazione. Per quanto riguarda, invece, i soggetti con patologie pregresse nella fascia di età compresa tra i 50 e 59 anni – secondo quanto previsto dalle raccomandazioni del Piano nazionale – le vaccinazioni saranno effettuate, a partire dal 7 maggio, durante gli open day organizzati negli Hub e nei Punti vaccinali dell’Isola, con il Pfizer-Biontech. Per questa categoria di soggetti non sarà necessaria la prenotazione. Musumeci ha comunicato anche l’avvio delle vaccinazioni anche nelle isole minori, per tutta la popolazione di età superiore ai 18 anni. Si comincerà venerdì da Lampedusa, Linosa e Salina, cui seguiranno, a partire dal 10 maggio, le restanti isole, con ordine legato alla minore densità di popolazione. “Ho sentito il generale Figliuolo – dice il presidente della Regione – che mi ha assicurato il varo di un Piano, nelle prossime ore, proprio per le isole minori. Sono contento di questa convergente operatività e non è escluso che unità militari possano contribuire alle vaccinazioni nelle piccole comunità già in questo fine settimana. Dobbiamo correre, altrimenti non usciremo mai da questo tunnel. Gli operatori sono pronti e le Asp già mobilitate: andiamo avanti“.