Roma, 11 giu. – La polizia federale di Sao Paolo e la UCC-G.N.R. Portogallo in un’operazione straordinaria antidroga smantellano l’operazione “Codice Da Vinci”. La Polizia Federale Brasiliana (PF) in collaborazione degli investigatori della DEA da tempo stavano indagando, seguendo e portando avanti una serie di investigazioni nei confronti di un cittadino Albanese di nome ALTIN DRIMADHA – oggi ricercato – specializzato nel traffico di droga internazionale.

La polizia federale di Sao Paolo e la UCC-G.N.R. Portogallo in un’operazione straordinaria antidroga smantellano l’operazione “Codice Da Vinci”

Attraverso varie informazioni, e ricerche del dipartimento di intelligence la Polizia Federale Brasiliana (PF) ha individuato una delle case utilizzate da Altin Drimadha a Sao Paulo del Brasile protetta dalle favelas Gangs.

La Polizia Federale Brasiliana dopo aver accertato la posizione ed ottenuto il mandato di perquisizione dalla procura generale, ha organizzato una irruzione con 25 uomini nella casa segnalata, il 07 giugno, dove dopo aver disarmato 2 uomini che si trovavano all’interno della casa, nonostante una loro opposizione, hanno trovato 350 kg di cocaina pura confezionata in scatole avente un lussuoso design personalizzato “Louis Vuitton” destinata ad Anversa in Belgio come si evince dalla foto scattata dalle autorità (Da Vinci 1742) e 230 mila dollari americani in contanti.

Tra le perquisizioni effettuate nella casa a Sao Paulo la polizia oltre la droga e il contante, ha anche trovato 2 telefonini criptati, 2 fucili d’assalto AK 47, una chiavetta USB contenente un video nel quale i collaboratori di Altin Drimadha, avevano filmato chiaramente l’operazione di carico presso il porto di Sao Paulo, di una quantità in quel momento indefinita di cocaina, cioe’ come, quando , in quale barca, dove e con quale codice, avevano nascosto la droga.

Pertanto gli esperti della polizia federale brasiliana una volta trovata e analizzata nei particolari la chiavetta USB contenente il video, unitamente ai report ottenuti dalle investigazioni delle settimane precedenti, hanno individuato il nome del Panfilo Oceanico, hanno scoperto che era battente bandiera Maltese, hanno scoperto che era partito inizialmente mesi fa dal porto di MonteCarlo con a bordo 13 persone di cui un equipaggio di 7 persone e un gruppo di 6 ricercatori – studenti filosofi australiani, (i quali sono arrivati dall’Australia in aereo tramite Parigi – Nizza qualche giorno prima) i componenti del gruppo australiano erano persone appassionati delle isole oceaniche e mediterranee, che avevano vinto una Borsa di Studio dall’University of the Sunshine Coast – Queensland Coast – quindi partendo da Montecarlo con il Panfilo Oceanico hanno costeggiato le coste spagnole prima, poi attraversato lo stretto di Gibilterra, costeggiato ancora le Isole Canarie per poi puntare nell’Oceano Atlantico avendo come tappa di esplorazione il Brasile e precisamente il porto di Sao Paolo, la polizia individuando (sempre attraverso il video) anche la tratta marittima Sao Paulo – Lisbona , allerta immediatamente, le autorità e la polizia antidroga in Portogallo per intercettare, seguire, fermare e perquisire il Panfilo Oceanico partito dal porto di Sao Paulo che come prima destinazione aveva la costa portoghese precisamente Lisbona e successivamente continuare per Brisbane Australia dove avevano in programma di arrivare ad Agosto (destinazione che non sarà più raggiunta per ovvi motivi).

La Polizia Portoghese ricevendo le informazioni dal Brasile, con i radar a distanza di un ATR, hanno monitorato il Panfilo Oceanico diretto a Lisbona e all’ingresso nelle acque internazionali – portoghesi dell’Oceano Atlantico, l’ 8 giugno, gli agenti portoghesi attraverso scafi militari dell’Unità di Controllo Costiero UCC della G.N.R. e una nave della dogana, dopo essersi identificati, hanno fermato il Panfilo Oceanico con a bordo 13 persone mettendole in stato di arresto (7 membri dell’equipaggio e 6 studenti ricercatori – filosofi), iniziando immediatamente le perquisizioni basandosi sul contenuto del video della USB .

Dalla perquisizione avvenuta nel Panfilo hanno trovato 650 kg di cocaina pura con la medesima confezione in scatole con – design Louis Vuitton avente destinazione Brisbane – (Da Vinci – AUBNE) Australia, nascosta sotto un doppio fondale dell’imbarcazione, 4 fucili d’assalto AK 47, 2 telefonini criptati e 60.000 dollari australiani.

Dalle loro informazioni segrete le autorità sono certe che in questa operazione oltre al ricercato albanese Altin Drimadha il quale avrebbe la funzione di coordinamento dell’operazione in Brasile, c’e’ la presenza certa del coordinamento generale di un altro cittadino Albanese, con un passato criminale pesante in Australia, coinvolto in reati estremamente violenti, collegato alla criminalità organizzata, legato ai gruppi di motociclisti di Adelaide pertanto la stessa polizia e gli inquirenti sostengono che il modus operanti, il tatuaggio di riconoscimento nel corpo del secondo gangster albanese (prove sotto sorveglianza) e soprattutto la destinazione finale della droga sequestrata sul panfilo oceanico, li porta a pensare che dietro questa operazione ci possa essere la banda di motociclisti Australiana denominata “I Comanchero” coinvolta in passato in qualche operazione illegale.

L’Interpool basandosi sulle prove, arresti, video e le informazioni acquisite sta investigando anche sulla connessione di attività illegali di organizzazioni criminali internazionali, tra Montecarlo, Amsterdam Paesi Bassi, Anversa Belgio e Adelaide Brisbane Australia.

A questo punto si pensa che il gangster albanese stia volando fuori dal Brasile e che si aggira intorno ai confini boliviani.

Nell’operazione CODICE DA VINCI ad oggi la Polizia Federale Brasiliana ha già arrestato due cittadini brasiliani presenti nella casa i quali erano armati all’atto dell’irruzione, mentre la polizia Portoghese ha arrestato i 7 membri dell’equipaggio (Comandante, ufficiale, macchinista e 4 marinai) che si trovavano a bordo del Panfilo Oceanico battente bandiera maltese, di nazionalità Italiana, Filippina, Dominicana e Ecuadoriana, personaggi che saranno processati come facilitatori del traffico di droga internazionale, in questi giorni, inoltre le autorità portoghesi stanno interrogando i 6 studenti ricercatori – filosofi a bordo del Panfilo Oceanico che al momento sembrerebbero estranei ai fatti.

Da un bilancio hanno sequestrato tra la casa di Sao Paolo e il Panfilo un totale di 1000 kg di cocaina pura (350 kg a Sao Paulo e 650 kg nel Panfilo) , 230 mila dollari americani, 60 mila dollari australiani, 6 fucili d’assalto AK 47, una chiavetta USB e 4 cellulari criptati.

Ricordiamo che anche se il Brasile non abbia una produzione propria di cocaina e’ uno dei principali punti di passaggio della droga proveniente da altri paesi dell’America Latina verso l’Europa e altri continenti e il Portogallo come Anversa e’ diventato da anni uno degli ingressi più importanti di distribuzione di stupefacenti verso il continente Europeo.