Alla Serata di Gala, conclusiva del Taobuk 2022, ieri sera nel magico scenario del Teatro Antico di Taormina, c’era anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Accolto nel pomeriggio dal Piccolo Coro con l’esibizione dell’Inno Nazionale e del brano di Stefano Vicelli “Sogni come stelle”. Il Presidente Mattarella è stato accolto dal governatore siciliano, dalla prefetta Cosima Di Stani, dal sindaco di Taormina Mario Bolognari e dal neo sindaco di Messina Federico Basile. Nel corteo che ha accompagnato il presidente Mattarella nella sua visita a Taormina spiccavano altri illustri personaggi della politica isolana, tra cui il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e l’assessore regionale al turismo Manlio Messina. L’edizione di quest’anno del festival letterario internazionale Taobuk, per una coincidenza, si è svolta in una settimana cruciale, quella a ridosso della proclamazione del nuovo sindaco, sia a Messina che a Palermo. Chi avrebbe immaginato, qualche settimana fa, Federico Basile al fianco del governatore Musumeci e del presidente Mattarella!? Eppure, guardando la foto emblema di quel corteo istituzionale si ha l’esatta dimensione del risultato elettorale voluto dai messinesi.

E’ pur vero che 42.000 aventi diritto non si sono recati alle urne; che la macchina propagandistica deluchiana è in azione a tutto spiano da anni; che i “mentori” delle varie forze politiche hanno “toppato” contemporaneamente nelle loro strategie politiche per incapacità a leggere le insoddisfazioni dei messinesi, delusi dai partiti ormai da anni; tante, quindi, le misere giustificazioni che i singoli candidati o intere forze politiche si danno per le sconfitte incassate. Però, non basta accettare supinamente il risultato venuto fuori dalle urne: bisognerebbe chiedersi cosa ci sia dietro l’espressione del voto incassato da De Luca. Ci siamo mai chiesti se non è bravo De Luca, ma sono scarsi gli altri? Per “scarsi” si intende: superficiali, poco empatici, privi di intuito, ostinati nel cavalcare le proprie convinzioni, presuntuosi nel credere che il popolo non abbia spina dorsale. De Luca è sicuramente un bravo comunicatore in politica dall’età di 18 anni; a 22 anni era già assessore di Fiumedinisi. De Luca è un politico come tanti altri, ma più osservatore della società che cambia pur restando ancorata alle regole millenarie che da sempre la sorreggono: le regole del “dare risposte concrete” dopo attento ascolto delle necessità del popolo.