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“Sono lieto che la questione delle multe al semaforo dell’asse viario per cambio corsia si stia chiudendo nel modo che era stato auspicato dall’Amministrazione dopo i primi approfondimenti che il sottoscritto e l’assessora alla polizia locale, Beatrice De Gaetano avevano fatto condensandoli in un atto di indirizzo formulato poi dalla giunta. Il successivo parere del Ministero dell’Interno ha confermato che quella infrazione del cambio corsia non andava sanzionata nel modo con il quale è stata fatta”.
Ad evidenziarlo il sindaco Pippo Midili che richiama i 4000 verbali sino ad oraannullati dalla segretaria generale Andreina Mazzù che, il mese scorso, ha avocato a sé l’intera materia, comunicando che si attende l’esito dell’istruttoria delle sanzioni relative all’ultimo periodo nel quale sono avvenute le contestazioni per procedere, lì dove ricorrono i presupposti, all’annullamento degli stessi, ancor prima che a pronunciarsi siano i vari giudici di pace, ai quali centinaia di automobilisti multati si sono rivolti. Automobilisti che ovviamente non subiranno a questo punto ovviamente neppure la temuta decurtazione dei punti dalla patente.

“Siamo riusciti a chiudere una vicenda che ha determinato – prosegue Midili – anche un danno di immagine per l’Amministrazione che ­– voglio ribadirlo ancora una volta – non è avversaria o nemica dei cittadini”. Al riguardo il Sindaco ha inteso anche “stigmatizzare” alcune posizioni, “assunte anche da qualche organo di stampa on line che non ha esitato a criticare, dal punto di vista personale e non politico, e questo è grave, l’assessora De Gaetano che invece sin dal primo momento, con impegno e competenza ha cercato di definire la problematica evitando polemiche”. Allo stesso modo – conclude il primo cittadino – non posso non esprimere disappunto che chi, in modo populistico, ha cercato la confusione nella vicenda del semaforo, considerando allo stesso modo coloro che hanno fatto l’infrazione passando con la lanterna rossa e sperando di farla franca. Questi automobilisti, e sono stati tanti, dovranno pagare la multa e andare incontro alla sanzione accessoria perché non hanno, non possono averla, alcuna giustificazione per aver messo a repentaglio la loro e l’altrui incolumità.”