L’amministrazione comunale di Librizzi ed il Consiglio Comunale all’unanimità diranno “NO” il
prossimo 29 giugno alla proposta avanzata dal Commissario Straordinario ad acta dell’ATI Idrico di
Messina di approvazione dello statuto della Società Partecipata “Messina Acque SPA” e degli
adempimenti consequenziali.
Si tratta di un “NO” fortemente motivato e per il quale si è predisposto un documento, di concerto con
altre amministrazioni dei Nebrodi e del comprensorio, che sarà illustrato e messo agli atti del prossimo
Consiglio, nel quale si sottolineano da un lato i problemi ed i vizi, soprattutto di legittimità, di ciò che è
stato proposto dal Commissario con l’esplicito avviso, che in caso di mancata approvazione dello Statuto
negli stringenti termini imposti, il Consiglio Comunale sarebbe stato a sua volta Commissariato per
l’approvazione in via sostitutiva, dall’altro si chiede al Presidente della Regione ed agli altri Organi
competenti di valutare quanto rilevato con il predetto documento ed aprire un confronto costruttivo per la veloce risoluzione della questione.
Infatti, ciò che preoccupa è a ritenersi fondamentale sia per il buon funzionamento delle P.A. sia per le
conseguenze che ricadranno su tutte le parti in causa, a partire dalla Regione Siciliana e fino all’ultimo dei
cittadini dei nostri Comuni;
Ciò che si chiede di approvare è anzitutto a ritenersi viziato, atteso che, tra l’altro:
non tiene conto del Referendum del 2021 che ha dichiarato in modo inconfutabile che l’acqua è un bene
pubblico, inalienabile e non oggetto di lucro;
non tiene conto della Sentenza della Corte Costituzionale n. 93/2017 che ha dichiarato incostituzionali gli
artt. 3, 4, 5, 7 e 11 della L.R. n. 19/2015 posta a base del provvedimento da approvare e degli atti
presupposti;
travisa la volontà dell’Assemblea dei Sindaci laddove fa derivare dal deliberato n. 28 del 23/12/22 la
volontà di creare una società mista con l’AMAM, a fronte di un chiarissimo intendimento di procedere
alla costituzione di una società in house a totale partecipazione pubblica;
non supera le forti perplessità sollevate in ordine alla gestione del servizio idrico integrato da parte di un
soggetto unico sovra-comunale ed all’aumento esponenziale dei costi negli anni e quindi della tariffa per i cittadini.
Il Sindaco I Consiglieri Comunali
Avv. Renato Di Blasi