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Musica, passione e tanta voglia di fare della seconda un mestiere. Nasce a Capo d’Orlando una nuova associazione musicale dal nome Arturo Toscanini.

Spesso dal nome si può ricondurre al modo di pensare è avere scelto il nome di Arturo Toscanini può dirla se si trae il modo di pensare di quest’ultimo che era tipico del suo carattere voler fare una cosa sola nella vita e volerla fare perfettamente.

Ma chi era Toscanini per la musica –

Arturo studia violoncello, pianoforte e composizione alla regia Scuola di Musica, l’attuale Conservatorio di Parma. E già da semplice allievo emerge sugli altri. Nel 1886 viene scritturato dall’impresario Claudio Rossi per entrare a far parte come violoncellista e secondo maestro di coro in una compagnia operistica. E via!, in giro a far musica. Durante la tournée in Sudamerica a Rio, nell’Aida di Verdi, Toscanini, incitato da alcuni colleghi strumentisti, prende la bacchetta (il direttore aveva abbandonato l’orchestra!), chiude lo spartito e incomincia a dirigere l’opera a memoria: un trionfo! Ed inizia così la carriera di direttore a soli 19 anni.

Al suo rientro in Italia è chiamato al Teatro Regio di Torino ed anche al Teatro La Scala di Milano e comincia a dirigere nei maggiori teatri italiani le opere del grande repertorio Nel periodo di lavoro alla Scala (il ‘suo’ Teatro) riforma il modo di rappresentare e di assistere dell’opera: chiede illuminazione e posizionamento in buca per orchestra, luci basse in sala, elimina i bis, vieta ingresso in sala per i ritardatari, cerca unità d’intenti tra cantanti, orchestra, coro, messa in scena, ambientazione e costumi.

Il pubblico viene educato a considerare il teatro non come una fonte di svago, ma come un ente dotato di una funzione morale ed estetica che penetra nella vita della società e nella vita di una cultura.

«L’associazione “A. Toscanini” – dice il presidente –, si propone sin da subito ad essere attiva e presente sia localmente che anche nell’hinterland nebroideo, proprio per celebrare questa nuova nascita. Intervista :