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Sequestro preventivo di oltre 50.000 euro, nei confronti di quattro soggetti residenti in Capo d’Orlando, Caronia, S. Agata di Militello e S. Stefano di Camastra.

Il Tribunale di Patti che, in accoglimento della richiesta avanzata dai Finanzieri operanti nell’area tirrenica della provincia, diretti dalla Procura della Repubblica di Patti, disponeva il sequestro preventivo di oltre 50.000 euro, nei confronti di quattro soggetti residenti in Capo d’Orlando, Caronia, S. Agata di Militello e S. Stefano di Camastra.

I finanzieri di Messina,  in sinergia e collaborazione con l’Inps, hanno scoperto ben 175 soggetti che, sebbene non fossero in possesso dei requisiti previsti, hanno beneficiato del Reddito di Cittadinanza.

L’importo indebitamente percepito ammonta a 1.120.533 euro, mentre ne è stata bloccata l’erogazione per altri 474.417 euro, segnalando alle competenti Autorità Giudiziarie di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti 109 soggetti.“

Tra i casi più singolari, anche quello di un soggetto santagatese non più residente nel territorio dello Stato da oltre due anni, che ha indebitamente percepito oltre 1.700 euro di reddito di cittadinanza. Ancora, anche nella provincia di Messina, come in altre realtà, sono emersi soggetti percettori del reddito di cittadinanza che omettevano di indicare, nel previsto quadro della dichiarazione dei redditi, quelli derivanti da vincite online: vincite per centinaia di migliaia di euro e, non paghi, anche il Reddito di cittadinanza.

Analogamente, nel corso dell’operazione di polizia denominata “Festa in maschera”, che nello scorso mese di febbraio ha disvelato un lucroso traffico di sostanze stupefacenti sull’asse tra la Calabria e la Sicilia, degli 11 soggetti sottoposti ad ordinanza di custodia cautelare ben 9 facevano parte di nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza. 

Al di là dell’emersione dei singoli casi di malcostume, tuttavia, si è cercati di andare oltre con le attività investigative, ponendo in essere ogni doverosa iniziativa volta a recuperare, a favore della collettività, le risorse finanziarie non spettanti, vieppiù in un periodo storico caratterizzato da una diffusa richiesta di sovvenzioni pubbliche per sopperire alle situazioni di difficoltà economiche connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.