Capo d’Orlando (Me) – Domenica 3 aprile presso la pinacoteca di Capo d’Orlando è stato presentato il libro
“L’eutanasia della democrazia. Il colpo di mani pulite.”

A rispondere alle domande della redazione di “Indelebili Today”, l’autore che attualmente ricopre anche la carica di Presidente della Fondazione Einaudi ed il professore di diritto penale Bartolomeo Romano.



A moderare l’incontro il giornalista Franco Perdichizzi. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Franco Ingrillì, sono seguiti gli interventi dei relatori: Giuseppe Benedetto, Totò Cuffaro ex Presidente della Regione Siciliana, l’avv. Andrea Pruiti Ciarello Presidente Fondazione Famiglia Piccolo e il prof. Romano.



É chiaro che questo testo vuole essere un riprendere un passato recente che già nel titolo sembra rimproverare quello che fu il fare che portò al passaggio dalla I alla II Repubblica Italiana. Perchè il titolo “Eutanasia della Democrazia .. ”. L’agire sulla legge costituzionale in merito all’art. 68, nel 1993 non sembrava aver dato questa sensazione. Semmai aveva solo tolto un privilegio, tanto che, le condizioni di autotutela dei parlamentari nell’esercizio delle funzioni ed in difesa delle loro libertà, sono rimaste. Eppure coloro i quali hanno presenziato nella giornata di ieri, hanno sottolineato che l’assetto politico e giurisdizionale, da allora avrebbe subito delle storture.

Benedetto Giuseppe, ieri ha affermato che «dal 1992 al 1994 sono state votate le peggiori leggi liberticide dando sfogo ad un becero populismo…». Totò Cuffaro (ex politico italiano condannato a 7 anni di reclusione) per motivi conosciuti dalle pagine della storia italiana, ha così commentato «la “democrazia cristiana” ha scelto di autosuicidarsi con il cambio di sistema elettorale, aggiungendo che in passato vi era un’idea della politica di appartenenza..». Il professore Bartolomeo Romano ha incalzato sul come «Cuffaro abbia ampiamente espiato la sua pena e su come tre fattori fondamentali hanno cambiato il volto dell’Italia: – tangentopoli, – omicidio Falcone, – omicidio Borsellino ..» ricorda poi come «il giustizialismo di Robespierre lo condusse alla ghigliottina, se vi è un malessere non va contrastato in questo modo». Prima dell’intervento da parte del pubblico ha preso la parola l’avv. Andrea Pruiti Ciarello commentando «il grave pericolo in cui incorre la democrazia, infatti oggi il partito più importante in Italia è quello dei cittadini che non vanno a votare..».


L’OSSIMORO ALL’ITALIANA , Dall’art. 68 del 1993, ALLA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO
“L’EUTANASIA DELLA DEMOCRAZIA DEL 2022.


Per quanto l’incontro di ieri abbia fatto riflettere sulle incongruenze politiche di questo periodo della storia italiana, bisogna pur ammettere che quando si semina bene non è necessario cambiare vanga al contadino. La storia politica di un Paese non è mai il risultato dell’ultimo tratto del percorso, ma del periodo intero che distingue le epoche dei diversi fronti storici, ma questo, vuole rappresentare, un mio modestissimo parere. Nancy Calanna