La Conferenza episcopale italiana, ovviamente in accordo con le indicazioni del governo, fa sapere che “in vista della nuova fase che si aprirà dopo il 3 maggio, si è al lavoro a contatto con le istituzioni governative, per definire un percorso meno condizionato all’accesso e alle celebrazioni liturgiche per i fedeli”. Don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei, dice all’Ansa che “con tutta l’attenzione richiesta dall’emergenza dobbiamo tornare ad abitare la chiesa, il paese ne ha un profondo bisogno, c’è una domanda enorme e rispondere significa dare un contributo alla coesione sociale”. Dopo l’apertura delle librerie come luoghi necessari per la mente, i negozi per bambini, si comprende anche il bisogno di parte degli italiani di andare a messa. Fino ad oggi e’ consentito l’accesso ai luoghi di culto purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione.